Milano, 11 settembre 2018 – Il Gruppo CESI, nel rinnovare il proprio cordoglio per le vittime dal tragico crollo del Ponte Morandi, ribadisce la propria posizione, confermando che dal 2015 al 2016 attraverso la sua azienda ISMES ha realizzato sul Ponte Morandi di Genova attività di consulenza specialistica per Autostrade per l’Italia (ASPI). CESI precisa che in occasione del tragico evento, e nei giorni successivi, i vertici del gruppo, nelle persone del Presidente e dell’Amministratore Delegato, non hanno avuto contatti con nessun esponente di Autostrade per l’Italia (Aspi) e delle
società a essa collegate.
ISMES chiarisce che l’ambito dell’incarico per ASPI non comprendeva né alcuna verifica progettuale e strutturale del viadotto, o di sue singole parti, né attività di ispezione e sorveglianza. Pertanto ISMES, in base alle attività svolte, non poteva valutare la stabilità strutturale del viadotto né tantomeno può formulare alcuna ipotesi sulle cause del tragico crollo. Qualsiasi dichiarazione, compresi i contenuti della mail inviata nella notte tra il 14 e il 15 agosto dall’addetta commerciale di ISMES, che dovesse contraddire quanto appena affermato non rappresenta la posizione ufficiale dell’azienda.
La consulenza affidata da ASPI a ISMES nel giugno 2015, infatti, prevedeva principalmente l’analisi della documentazione, fornita dalla stessa ASPI, in cui erano descritti le procedure per la sorveglianza e il sistema di monitoraggio statico del viadotto. Inoltre nell’ambito dello stesso incarico, tra ottobre e novembre 2015, ISMES ha rilevato grandezze dinamiche sulle Pile 9 e 10, inclusi gli stralli, propedeutiche allo sviluppo, da parte di ASPI, di successivi analisi e approfondimenti.
Nei diversi rapporti originariamente consegnati al cliente, tra gennaio e maggio 2016 (e inoltrati nuovamente, su richiesta del cliente, nella notte tra il 14 e il 15 agosto), ISMES ha suggerito ad ASPI di aumentare la frequenza di alcune ispezioni e implementare un sistema di monitoraggio dinamico, ossia continuo, della struttura in presenza di fenomeni rapidamente variabili (es. vento, traffico, sisma, ecc.).
Al momento ISMES non è a conoscenza dell’effettivo utilizzo o implementazione, da parte del cliente, delle informazioni e dei suggerimenti da lei indicati nei rapporti oggetto dell’incarico.